Il referendum contro l'inaccettabile Legge sulla caccia è inevitabile
Nel maggio 2019 la piattaforma intergovernativa sulla Biodiversità ha pubblicato il suo allarmante rapporto sullo stato della biodiversità mondiale. Oggi, solo pochi mesi più tardi, il Parlamento presenta una revisione della "Legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici" (LCP), che tutela soltanto una cosa: gli interessi dell'agricoltura e le catture della caccia e della pesca. È svanita anche la possibilità di proteggere finalmente quelle specie minacciate, ma ancora cacciabili, come la lepre comune o la beccaccia.
Abbattere specie protette, semplicemente perché esistono
In futuro sarà molto più semplice abbattere specie finora protette come il lupo, il castoro, la lince o l'airone cenerino, se infastidiranno contadini, cacciatori, pescicoltori o politici. La legge attuale è un buon compromesso: la protezione spetta alla Confederazione, la caccia ai Cantoni. Ora invece ogni Cantone potrà decidere in merito alla regolazione delle specie protette senza consultare la Confederazione. Inoltre gli animali potranno essere abbattuti senza che abbiano mai causato danni oppure, in caso di danni, senza che siano state prima adottate delle ragionevoli misure preventive. Sebbene la legge preveda che soltanto la regolazione degli effettivi del lupo sarà molto più semplice, il Consiglio federale potrà in futuro inserire a discrezione altre specie animali nella lista delle specie regolabili, senza consultare né il popolo né il Parlamento. "Specie protetta" diventerà quindi soltanto un'espressione priva di senso.
Ora spetta al popolo decidere
In un'era in cui la biodiversità si sta riducendo e le specie si estinguono, le organizzazioni coinvolte si oppongono a una LCP che tutela soltanto i gruppi d'interesse e indebolisce pesantemente la protezione delle specie animali in pericolo. Per questo motivo Pro Natura, WWF Svizzera, BirdLife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzera, insieme ad altre organizzazioni, lanciano il referendum contro questa inaccettabile Legge sulla caccia. Sono convinte di raccogliere le 50'000 firme necessarie entro il prossimo gennaio, affinché il popolo possa decidere alle urne sulla gestione futura di castori, lupi, aironi cenerini, linci & Co. Il risultato di un sondaggio rappresentativo eseguito dalla gfs su mandato delle organizzazioni promotrici dimostra che la popolazione è favorevole alla protezione delle specie. La raccolta firme comincerà probabilmente l'8 ottobre.
Contatti:
Pro Natura:
Pro Natura TI, Christian Bernasconi, 079 262 16 51, @email
WWF:
WWF TI, Susanna Petrone, 076 552 18 70, @email
BirdLife Svizzera:
Werner Müller, 079 448 80 36, @email
Gruppo Lupo Svizzera:
David Gerke, 079 305 46 57, @email
Informazioni (francese):
www.pronatura.ch/fr/sondage-gfs