Il Consiglio degli Stati respinge l’Iniziativa paesaggio – e approva un controprogetto contraddittorio
Il Consiglio degli Stati ha ripreso e concluso oggi il dibattito sulla seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) e l’Iniziativa paesaggio, interrotto una settimana fa. Dal punto di vista dell’Iniziativa paesaggio, le decisioni adottate appaiono contraddittorie.
Il netto rigetto dell’Iniziativa paesaggio è deplorevole, anche se non sorprendente. Il Consiglio degli Stati ha però deciso di definire la revisione parziale della LPT come controprogetto indiretto all’iniziativa, il che corrisponde anche all’intento del Consiglio federale. Ciò offre al Comitato promotore dell’iniziativa la possibilità del ritiro condizionato, un’opzione che viene presa in considerazione allorquando un controprogetto recepisce in misura accettabile le rivendicazioni dell’iniziativa. «Ma siamo ancora lontani da questo traguardo», afferma Elena Strozzi, responsabile della campagna dell’Iniziativa paesaggio. «Pur avendo il Consiglio degli Stati deciso a favore dell’obiettivo di stabilizzazione degli edifici con un’efficace attuazione accogliendo così l’obiettivo principale dell’iniziativa, sono state decise contestualmente altre eccezioni per la costruzione fuori delle zone edificabili che mettono a repentaglio il principio della separazione dei comprensori edificabili da quelli non edificabili.»
Il cambiamento d’uso illimitato di stalle a scopo abitativo mina il principio della separazione
Dal punto di vista dell’Iniziativa paesaggio appare particolarmente deplorevole la decisione di consentire praticamente senza limiti il cambiamento d’uso a fini residenziali di edifici agricoli non più utilizzati. Nella fattispecie si tratta di 400’000 edifici utilizzati a scopo di sfruttamento agricolo. Nella procedura di consultazione, ciò è stato richiesto da un solo Cantone; inoltre, questa regolamentazione contraddice diametralmente gli obiettivi dell’iniziativa sulle residenze secondarie accolta nel 2012.
Spetta ora al Consiglio nazionale emendare le contraddizioni tra l’obiettivo di stabilizzazione, la buona attuazione e l’eccessivo regime derogatorio. Solo così sarà possibile assicurare il rispetto del principio della separazione dei comprensori edificabili da quelli non edificabili. E solo a questa condizione potrà essere preso in considerazione l’eventuale ritiro dell’Iniziativa paesaggio.
Contatti
- Pro Natura: Urs Leugger-Eggimann, segretario centrale, presidente dell’Associazione promotrice dell’Iniziativa paesaggio, tel. 079 509 35 49
- BirdLife Svizzera: Raffael Ayé, direttore, tel. 076 308 66 84
- Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio: Raimund Rodewald, direttore, tel. 079 133 16 39
- Responsabile della campagna Iniziativa paesaggio: Elena Strozzi, tel. 079 555 33 79
L’iniziativa paesaggio è stata consegnata ufficialmente in data 8 settembre 2020 ed è sostenuta da un’associazione promotrice formata da sei organizzazioni. L’obiettivo dell’iniziativa consiste a frenare la cementificazione dei paesaggi e l’allarmante perdita delle migliori terre coltive. In Svizzera le costruzioni realizzate fuori zona edificabile corrispondono ormai al 40% delle superfici edificate. Ogni anno appaiono oltre 2000 nuovi edifici in zona non edificabile, comprese le infrastrutture stradali per collegare queste località isolate. Tale sviluppo va frenato e il principio di separazione tra zona edificabile e non edificabile va rispettato.
Le organizzazioni promotrici dell’Iniziativa paesaggio
Ulteriori informazioni
Info
Foto © Nicolas Wüthrich