Wolf Matthias Sorg
11.04.2022 Lupo, lince, orso

Il lupo ha raggiunto l’Altopiano

Negli ultimi tempi, la presenza del lupo è stata accertata anche in alcune aree dell’Altopiano, dove bisogna dunque tenere conto di questa circostanza e proteggere adeguatamente gli animali da reddito nell’ottica di una possibile coesistenza.

Le prove della presenza del lupo al di fuori dell’arco alpino stanno aumentando e con esse l’attenzione nei confronti del predatore e dei danni, presunti o effettivi, che provoca. Gli abbattimenti affrettati non sono una soluzione. Occorre piuttosto rafforzare la protezione delle greggi e stabilire una gestione flessibile e coordinata sul piano nazionale. Gli individui che attaccano ripetutamente greggi protette o che costituiscono un pericolo concreto per l’essere umano non possono essere tollerati nemmeno qui.

Recinti forti e nervi saldi

Una protezione assoluta contro il lupo non esiste. Per contenere i danni a un livello tollerabile per l’allevamento, è imprescindibile ricorrere pure sull’Altopiano a provvedimenti ragionevolmente esigibili. La misura principale a tutela delle greggi di bestiame minuto è la recinzione. Il vantaggio dell’Altopiano rispetto all’arco alpino è che lì praticamente non ci sono animali che pascolano liberi, le greggi si muovono già ora quasi sempre all’interno di spazi recintati e spesso è sufficiente rinforzare le strutture esistenti. La protezione degli animali più grandi può invece richiedere l’impiego di cani.

Non è ancora chiaro se il lupo si insedierà stabilmente sull’Altopiano. La disponibilità di prede naturali è elevata, ma le aree indisturbate sufficientemente ampie in cui allevare i piccoli scarseggiano. Per la maggior parte dei lupi, l’Altopiano è solo una zona di passaggio. Se singoli individui dovessero superare ripetutamente le difese erette a protezione delle greggi e avvicinarsi troppo all’essere umano, i Cantoni possono in ogni caso ordinarne l’abbattimento.

Cercare soluzioni comuni

Pro Natura è consapevole che la convivenza con il lupo sull’Altopiano è ancora una novità che comporta non pochi problemi. Per questa ragione, assieme ad altre associazioni ambientaliste sta portando avanti un dialogo costruttivo con l’Unione svizzera dei contadini e altre organizzazioni interessate per concordare una possibile gestione del lupo a livello nazionale. Alle Commissioni parlamentari competenti sono già state presentate proposte comuni per una revisione della Legge sulla caccia (LCP) che possa ottenere un ampio consenso. L’intento è di rendere la gestione del lupo più flessibile e al contempo garantire l’esistenza del grande pre-datore in Svizzera. In questo modo, si potrebbe semplificare la gestione del lupo nel rispetto della volontà espressa dal popolo in occasione dell’ultimo referendum contro la modifica della LCP.

È fondamentale che tutti gli attori puntino alla coesistenza. Il mantenimento degli effettivi regionali di questo animale indigeno della Svizzera non è trattabile, provocarne di nuovo l’estinzione non è un’alternativa. Ogni specie costituisce un valore aggiunto per l’ecosistema, quindi anche per noi esseri umani.

Contatto:

Sara Wehrli, responsabile grandi predatori e politica venatoria, 061 317 92 08, @email 

Urs Leugger-Eggimann, Segretario centrale, 061 317 91 44, @email