18.10.2021

L’obiettivo è la convivenza

I lupi in Svizzera stanno aumentando. Anche il numero di animali da reddito predati, sebbene in misura molto meno marcata, è progredito. Gli allevatori, gli alpigiani e le autorità stanno imparando a gestire sempre meglio la presenza del lupo e il calo dei capi predati per lupo e anno ne è la prova. Malgrado ciò, le organizzazioni di protezione della natura riconoscono la necessità di interventi mirati per favorire la coesistenza tra questo predatore e l’uomo.

Affinchè la convivenza con il lupo crei meno conflitti possibili, è fondamentale proteggere le greggi, aumentare la presenza di personale formato sugli alpeggi e la loro remunerazione, sostenere finanziariamente gli allevatori, proporre consulenze scientifiche così come creare un dialogo tra tutti gli attori in gioco.  Secondo le organizzazioni di protezione della natura, interventi mirati ed ecologicamente sostenibili sul numero di lupi a titolo integrativo vanno sempre valutati dagli esperti, nel rispetto della legge. 

Gli abbattimenti devono essere l’ultima ratio

Abbattimenti di lupi – che secondo le leggi vigenti hanno mostrato un comportamento anomalo - e interventi su branchi dal comportamento problematico (regolazione) possono essere necessari, ma devono essere l’ultima ratio. Prima sarebbe un bene trovare delle alternative praticabili. BirdLife Svizzera, Pro Natura, WWF Svizzera e il Gruppo Lupo Svizzera concordano sul fatto che in casi estremi, l’abbattimento di lupi, conformemente ai disposti di legge, possa essere inevitabile. I Cantoni e l’Ufficio federale dell’ambiente sono chiamati a prendere le decisioni in merito con cognizione di causa. Le organizzazioni di protezione della natura seguono l’evolversi della situazione e continuano a verificare eventuali decisioni di abbattimento, ma non intendono diventare un’istanza di controllo permanente. Non vogliono infatti investire le loro forze nell’esame di documenti, bensì nella promozione attiva della coesistenza tra uomo e lupo.

Il diritto di esistere è intoccabile 

La convivenza pacifica è lo scopo principale di tutti gli attori che si occupano della gestione di animali potenzialmente dannosi, come il castoro, la lince, la lontra o, appunto, il lupo. Le popolazioni regionali di questa specie indigena hanno diritto di esistere e lo sterminio non è un’opzione. Inoltre abbiamo bisogno di popolazioni di lupo sane e in grado di sopravvivere nel tempo in tutto l’arco alpino e nelle sue periferie: ogni specie costituisce infatti un valore aggiunto al nostro ecosistema. I lupi contribuiscono a regolare le popolazioni di cervi, che sono la loro preda principale, e in questo modo favoriscono a lungo termine la rigenerazione, la stabilità e la biodiversità dei boschi.

Procedere insieme

Le organizzazioni di protezione della natura non hanno mai respinto categoricamente gli interventi sul numero di lupi e il loro punto di vista è sempre stato trasparente e chiaro. Già da tempo hanno dimostrato una capacità di compromesso di cui continuano a dare prova. Il Consiglio federale ha adeguato con effetto al 15 luglio 2021 l’Ordinanza sulla caccia (OCP) abbassando considerevolmente la soglia per l’abbattimento dei lupi e le associazioni ambientaliste l’hanno accettato. Dato che le autorità si sono attenute alle nuove regole, nell’anno in corso non si è resa necessaria una verifica giudiziaria delle decisioni di abbattimento tramite ricorso. Al contempo, l’aggiornamento dell’OCP ha migliorato le premesse per aumentare la protezione delle greggi, ma non ancora in misura sufficiente per assicurare la coesistenza con questo grande predatore. L’obiettivo deve essere ora quello di creare un ambiente di apprendimento in cui far confluire le conoscenze di tutti gli attori. Le esperienze degli alpeggi nell’estate 2021 dovranno essere valutate insieme e andranno adottati i provvedimenti necessari affinché la coesistenza con il lupo nel nostro paesaggio rurale sia possibile. Questo è ciò per cui le organizzazioni di protezione della natura si impegneranno sul piano pratico e politico.

Contatto:

Pro Natura Svizzera italiana:
Sarah Pearson Perret, 079 688 72 24, @email

Gruppo Lupo Svizzera:
David Gerke, 079 305 46 57, @email

WWF Svizzera italiana:
Francesco Maggi, 078 791 68 56, @email

Ulteriori informazioni

Info

Comunicato stampa congiunto di Pro Natura, Gruppo Lupo Svizzera e WWF Svizzera