Nuova vita ai canneti del Ceresio
Lo scopo dell'intervento era quello di ricostituire una superficie a canneto, di un lineare iniziale totale di circa 80 metri, che si mantenesse nel tempo e che potesse fungere da habitat per la fauna ittica, per l'avifauna e da importante elemento paesaggistico di pregio.
La realizzazione di un nuovo nucleo di canneti nel bacino nord è stata preferita, rispetto a altri siti del bacino sud, per aumentare il numero di superfici a Phragmites australis in questa porzione di lago.
L'intervento è stato realizzato posando direttamente a lago, un tappeto di intrecci di rizomi di canneti e di piantine, riposti su di una serie di fagotti di materiali terrosi.
All'inizio dei lavori la riva si presentava con una vegetazione relativamente fitta di arbusti e di alcuni alberi ad alto fusto (essenzialmente di robinia) che potevano compromettere, a lungo termine, l'ottimale sviluppo dei canneti. Per tale ragione, prima dei lavori, tale vegetazione è stata capitozzata e le robinie sono state devitalizzate.
Per incrementare la diversità strutturale del fondale lacustre si è deciso di ancorare alla riva gli alberi tagliati in modo da farli ricadere stabilmente nel lago. È provato, in effetti, da numerosi studi scientifici e da osservazioni dirette di subacquei come gli alberi affondati offrano numerosi habitat alla fauna ittica e siano quindi degli elementi molto interessanti anche nell'ottica della salvaguardia dei pesci del nostro lago.
Il progetto è stato finanziato da enti pubblici e privati tra cui anche Pro Natura Ticino.
L'intervento è stato eseguito durante i mesi di ottobre e novembre del 2007. La foto ritrae le fascine pronte ad accogliere le piantine di cannuccia di palude. Col tempo la cannuccia si propagherà grazie ai suoi stoloni per formare una cintura più densa di vegetazione e molti animali tra cui pesci, insetti e uccelli potranno approfittare di questo nuovo ambiente.