Appello a fermare subito l’eliminazione del branco del Parco Nazionale
Nel 2023, nel Parco Nazionale Svizzero si è insediato per la prima volta un branco di lupi che da allora è parte di un progetto di ricerca del Parco stesso, nel quale da più di un secolo si studia lo sviluppo della natura senza interferenze umane. Il lupo appartiene alla fauna indigena del Parco Nazionale e il suo ritorno consente di analizzare l’influenza dei predatori sulla natura autoctona e di trarne informazioni utili per la futura gestione del bosco, della selvaggina e del lupo.
Una decisione che non tiene conto del Parco Nazionale
In agosto, individui probabilmente staccatisi dal branco del Parco Nazionale hanno predato due bovini fuori dal perimetro del Parco. Entrambi i capi avevano meno di un anno e non è chiaro in che misura i lupi in questione facciano (ancora) parte del branco. Il Cantone dei Grigioni ha deciso di eliminare l’intero branco non appena uscirà dall’area protetta. In questo modo, si fa ben più che sfruttare al massimo l’attuale margine di manovra legale: non si tiene conto dello statuto particolare del Parco Nazionale, non vi è alcuna ponderazione degli interessi e non si tenta nemmeno di trovare soluzioni alternative.
Serve proporzionalità
La decisione del Cantone solleva la questione della proporzionalità degli interventi sulla popolazione di lupi. Dal punto di vista tecnico, qual è il reale beneficio degli abbattimenti in termini di danni agli animali da reddito? Il ruolo del lupo nell’ecosistema forestale è considerato a sufficienza? Esistono alternative (protezione delle greggi, dissuasione o, se necessario, abbattimento mirato dei soli lupi che causano danni da parte del guardiacaccia) attuabili in tempi rapidi? E poi c’è l’aspetto legale: con i loro ricorsi dell’anno scorso contro le decisioni di abbattimento dei branchi Stagias (Grigioni), Nanztal (Vallese) e Hauts-Forts (Vallese), le organizzazioni di protezione della natura hanno già chiesto l’esame in via giudiziaria della proporzionalità giuridica. Si tratta anche di chiarire quali condizioni devono essere date per abbattere interi branchi. Poiché questi aspetti fondamentali sono già al vaglio della giustizia, le organizzazioni rinunciano a presentare ricorso contro l’abbattimento del branco del Parco Nazionale.
L’unico parco nazionale della Svizzera deve essere il luogo in cui si trovano soluzioni per la coesistenza tra esseri umani e natura, possibilmente senza fucili. Le organizzazioni di protezione della natura lanciano quindi un appello al Cantone dei Grigioni e alla Confederazione chiedendo loro di fare un passo indietro e di collaborare con il Parco Nazionale, la regione e i gestori degli alpeggi in questione alla ricerca di una soluzione che sia proporzionata e tenga in considerazione il mandato del Parco Nazionale.
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Contatto:
- Pro Natura & WWF Svizzera: Silvia Gandolla, associata scientifica, tel. 076 383 35 67, @email
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Comunicato stampa congiunto di Grupo Lupo Svizzera, BirdLife Svizzera, WWF Svizzera e Pro Natura