Il Consiglio federale non intende proteggere a sufficienza le nostre risorse vitali
La natura sta alla base della nostra vita: garantisce impollinazione, suoli fertili, acqua pulita, protezione contro i pericoli naturali e regolazione del clima. Ma la biodiversità in Svizzera non sta affatto bene. Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), più di un terzo delle nostre specie animali e vegetali è in pericolo o già estinto. Circa la metà degli habitat naturali è minacciata.
È necessaria un'inversione di tendenza. Durante la fase parlamentare il Consiglio federale, i Cantoni e il Consiglio nazionale si sono quindi espressi a favore di un controprogetto indiretto all'iniziativa per tutelare le nostre risorse vitali. Una risicata maggioranza del Consiglio degli Stati si è rifiutata di discuterne, ignorando così la minaccia che incombe sul nostro ambiente e sulle generazioni future.
Secondo il rapporto «Ambiente Svizzera 2022», le misure sono insufficienti
In occasione dell’odierna conferenza stampa, il Consigliere federale Albert Rösti ha affermato che si sta già facendo molto, riferendosi alle leggi esistenti, al Piano d'azione Biodiversità, ai fondi messi a disposizione e alle iniziative private. Ma la realtà e i dati scientifici dicono che le misure adottate finora non sono sufficienti.
Nel rapporto «Ambiente Svizzera 2022» il Consiglio federale afferma: «sebbene le misure di sostegno abbiano un effetto locale, la biodiversità rimane in cattive condizioni e continua a diminuire. (…) I successi puntuali non riescono a compensare le perdite, dovute principalmente alle superfici troppo esigue, all'impermeabilizzazione del suolo, alla frammentazione, all'uso intensivo e all'apporto di azoto e pesticidi».
Con le misure adottate finora, anche gli obiettivi della Strategia Biodiversità Svizzera non sono stati raggiunti, come dimostra l'analisi d'impatto pubblicata di recente: «... Lo stato generale della biodiversità in Svizzera rimane tuttavia insoddisfacente. Gran parte degli obiettivi della SBS non sono stati raggiunti».
Il Consiglio federale pubblicherà il nuovo Piano d'azione Biodiversità solo dopo la votazione
La pubblicazione di un piano di misure per la seconda fase di attuazione (2025-2030), che il Consiglio federale aveva promesso di presentare entro la metà del 2024, è tuttavia stata rinviata a dopo la votazione. Ciò è problematico anche dal punto di vista democratico, perché costringe elettrici ed elettori ad andare a votare senza conoscere quali misure il Consiglio federale intende attuare con il nuovo piano d’azione; peraltro, tutti i segnali indicano che quest’ultimo sarà ancora meno efficace dell’attuale.
Per essere certi che Confederazione e Cantoni proteggano meglio le nostre risorse vitali e quelle delle generazioni future, occorre dunque votare Sì all’Iniziativa biodiversità.
Il Consiglio federale ha eliminato i fondi previsti per la biodiversità
Per poter attuare le basi legali esistenti, la Confederazione dovrebbe fornire i fondi necessari, ed è proprio qui che c’è una forte carenza: per questo motivo molti biotopi d'importanza nazionale, le nostre «perle», non sono gestiti in maniera adeguata. Nel 75 percento dei biotopi nazionali, la protezione è oggi insufficiente. Anche secondo il Consiglio federale, il finanziamento della protezione dei biotopi, garantito dagli accordi programmatici, è insufficiente e non conforme alla legge.
Con il piano finanziario 2025-2027, nella sessione di dicembre 2023 il Parlamento ha approvato un aumento graduale dei fondi di 40 milioni, 60 milioni e 81 milioni di franchi. Poche settimane dopo, il Consiglio federale ha annullato questa decisione del Parlamento: nel messaggio concernente gli accordi programmatici nel settore ambientale (2025-2028) ha eliminato i 276 milioni di franchi supplementari per la natura e il paesaggio. L’oggetto 23.081 sarà discusso durante la seduta della CAPTE-N del 12/13 agosto.
L'attuazione della Legge sull’approvvigionamento elettrico non è a rischio
Nel 2022 il Consiglio federale ha dichiarato «che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici sono strettamente collegati». In effetti, le misure per superare queste due crisi dovrebbero essere combinate per quanto possibile. Per questo motivo le organizzazioni per la protezione dell’ambiente si sono battute a favore della Legge sull’approvvigionamento elettrico. Le stesse organizzazioni stanno ora conducendo una campagna per un SÌ all'Iniziativa biodiversità. Un parere giuridico del 13 maggio 2024 dimostra che l'adozione dell'iniziativa non ha alcuna influenza sull'attuazione della Legge sull’approvvigionamento elettrico.
L'Iniziativa biodiversità getta le basi per la protezione delle zone ad alto valore ecologico e per la conservazione della biodiversità in Svizzera. La Legge sull’approvvigionamento elettrico promuove lo sviluppo delle energie rinnovabili. La tutela delle nostre risorse vitali e la transizione energetica sono compatibili e dovrebbero andare a braccetto.
Contatti:
- Pro Natura: Serena Britos, coordinatrice delle attività cantonali, tel. 076 675 22 23, @email
- Pro Natura: Dr. Urs Leugger-Eggimann, direttore, tel.079 509 35 49, @email
- BirdLife Svizzera: Dr. Raffael Ayé, direttore, tel. 076 308 66 84, @email
- Patrimonio Svizzero: Peter Egli, responsabile comunicazione, tel. 044 254 57 06,@email
- Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio: Franziska Grossenbacher, co-direttrice, tel. 076 304 43 58, @email
- Ufficio stampa: Manuel Herrmann, tel. 078 765 61 16, @email
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